Articoli n.10/2016 - http://www.ufficioliturgicoroma.it "La liturgia è il culmine verso cui tende l'azione della Chiesa e al tempo stesso, la fonte da cui promana tutta la sua energia." Questo sito vuole migliorare il servizio che l'Ufficio Liturgico offre alla Diocesi di Roma e ha lo scopo di rispondere alle diverse esigenze pastorali. it 09/12/2016: 1 - Editoriale > p. G. Midili Fri, 09 Dec 2016 19:59:27 GMT newsletter-nonrispondere@ufficioliturgicoroma.it (Young at Work communication - www.yatw.eu) Per questo tempo di preparazione al Natale inviamo ai lettori una proposta del Centro Oratori Romani destinata ai bambini e ai ragazzi, perché il Natale del Signore sia connotato dalla consapevolezza che nel Signore fatto uomo tutti i credenti sono resi fratelli, e una proposta per la novena di Natale.
A questo proposito occorre precisare che il ciclo liturgico e la devozione popolare non coincidono perfettamente. La liturgia infatti conosce una decisa virata verso la memoria della prima venuta di Cristo a partire dal giorno 17 di dicembre. Oltre alle letture e alle orazioni, tutte rivolte al mistero dell'incarnazione, ognuno di questi giorni sarà connotato da una antifona che inizia con l'invocazione O seguita da un appellativo che connota il Messia che viene (la ritroviamo come antifona al Magnificat dei vespri e come versetto alleluiatico della Messa). Dal 17 alla vigilia di Natale trascorrono otto giorni. Ma la devozione popolare ha seguito, a imitazione di altre occasioni, lo schema novendiale parlando di "novena di Natale". Poiché la novena è tuttora molto sentita, e favorisce tante iniziative di formazione, celebrazione e carità, questo ampliamento di un giorno non fa problema. Abbiamo chiesto a un parroco di Roma di condividere lo schema di novena che ha preparato per la sua comunità e lo ringraziamo per la disponibilità.
Sia per lo schema di preghiera del COR, sia per il testo della novena, la newsletter si offre come mezzo per "fare rete" tra esperienze positive che maturano nella nostra Diocesi.

P. Giuseppe Midili

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09/12/2016: 2 - Proposta di preghiera per bambini e ragazzi "Chiamati Fratelli" Fri, 09 Dec 2016 20:01:01 GMT newsletter-nonrispondere@ufficioliturgicoroma.it (Young at Work communication - www.yatw.eu) Proposta di preghiera per bambini e ragazzi

"Chiamati Fratelli"

La celebrazione si svolge a conclusione del cammino compiuto nel tempo liturgico e, nel mandato dell'impegno, rende concreto quanto sperimentato insieme. La chiamata a essere fratelli che Gesù ci rivolge, vissuta nell’esperienza, nella catechesi, nelle attività pratiche e nei giochi, viene celebrata ora nella preghiera comunitaria.

La fratellanza è generata dalla consapevolezza di essere figli amati da Dio e quindi fratelli in Cristo; l’impegno, la chiamata, la missione sono proprio quelli di portare questo amore a tutti i fratelli che Dio ci mette accanto, a cominciare dalle nostre case, a scuola, all’oratorio.

ALLESTIMENTO DEL LUOGO DELLA CELEBRAZIONE

La celebrazione si svolge in chiesa o in cappella, a seconda dei partecipanti e delle necessità. È opportuno preparare libretti o un foglio dei canti per favorire la partecipazione dei ragazzi e disporli sui banchi. In un luogo visibile, fuori dal presbiterio, sistemiamo alcuni sassi con sopra scritti i nomi di tutti i bambini e i ragazzi presenti. Accanto all’ambone predisponiamo il cero pasquale acceso e, ai suoi piedi, una cesta con lumini.

Prima dell’inizio della celebrazione i bambini vengono fatti sedere ai banchi. Si attende l’inizio del momento di preghiera in silenzio. Quando il sacerdote entra, tutti alzano e inizia la celebrazione.

STRUTTURA

Canto ingresso: Vocazione (P. Sequeri)

Segno di croce

   Saluto del celebrante

Orazione: “O Dio, che hai fondato la tua Chiesa sulla fede degli Apostoli, fa' che le nostre comunità, illuminate dalla tua parola e unite nel vincolo del tuo amore, diventino segno di salvezza e di speranza per tutti coloro che dalle tenebre anelano alla luce. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio...”

Lettura: Sal 133 si risponde con il ritornello del canto: Ecco quanto è bello (M. Frisina)
Canto al Vangelo
Vangelo: Mt 4, 12-23

Omelia: il sacerdote potrà ripercorrere il cammino fatto durante il tempo liturgico: Gesù si mette in viaggio per annunciare a tutti il Regno dei Cieli, cioè l’amore incondizionato di Dio verso ognuno di noi. Questo amore è talmente grande che coinvolge altre persone: Andrea, Pietro, Giacomo e Giovanni lasciano tutto quello che hanno per seguire Gesù e stare con Lui. Così possiamo fare anche noi: Gesù continua a percorrere le nostre strade e ci chiama a essere fratelli, a volerci bene come Lui ce ne vuole, a portare a tutti i nostri amici la bella notizia dell’Amore di Dio per noi. Impariamo così a essere fratelli non solo dei nostri amici, ma anche di quelli più lontani, di chi non conosciamo o di chi non ci è molto simpatico.

“Il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce”

Segno: ogni bambino si reca al cero pasquale e da esso accende un lumino; lo depone dove sono poggiati i sassi con sopra scritti i nomi di tutti i ragazzi presenti. Sceglie un sasso e al suo posto depone il lumino. Il segno è accompagnato dal canto: Ci vuol solo una scintilla.

Utilizziamo il segno del cero pasquale, proprio della liturgia battesimale, per ricordare l’ingresso all’interno della Chiesa avvenuto con il Battesimo: illuminati da Cristo, possiamo vivere da fratelli, imparando ad amarci gli uni gli altri. L’amore che Gesù ci dona siamo chiamati a portarlo agli altri, facendoci prossimi dei nostri amici e di chi ha più bisogno.

Intenzioni di preghiera: nelle domeniche precedenti i bambini e i ragazzi avranno preparato alcune intenzioni di preghiera, in particolar modo per coloro che soffrono, per chi è malato, per chi è nel bisogno e per tutti coloro che sono lontani da Gesù e non conoscono il suo amore.

Padre nostro

“Seguitemi, vi farò pescatori di uomini.”
[…] “Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.”
Impegno: “Mi impegno a pregare, almeno una volta al giorno, per questo mio amico; che impari a essere disponibile verso coloro che sono in difficoltà e che non si vergogni a chiedere aiuto quando ne ha bisogno.”

È l’amore di Gesù che rinnova le nostre relazioni e ci permette di farci realmente prossimi, di consolare e aiutare chi è in difficoltà. Quindi possiamo vivere le nostre relazioni con libertà e gratuità, riconoscendo in chi abbiamo di fronte un fratello.

È bene sottolineare questo momento con solennità: l’impegno può essere letto da tutti insieme o essere consegnato a ciascuno in forma scritta, su una piccola pergamena o cartoncino.

Benedizione

Canto finale: Vieni e seguimi (Gen Rosso)

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09/12/2016: 3 - Novena di Natale Fri, 09 Dec 2016 20:09:02 GMT newsletter-nonrispondere@ufficioliturgicoroma.it (Young at Work communication - www.yatw.eu) Scarica cliccando qui la Novena di Natale

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