Dalla teologia liturgica alla prassi celebrativa
La facoltà di teologia del Pontificio Ateneo S. Anselmo, con il patrocinio dell'ufficio liturgico della Diocesi di Roma, organizza un corso intitolato
Dalla teologia liturgica alla prassi celebrativa
La riforma voluta dal Concilio ha segnato un approfondimento della teologia liturgica, unito a una maggiore presa di coscienza delle ricchezze racchiuse nella lex orandi e nella gestualità prevista dai libri liturgici. Talvolta però le giovani generazioni di ministri e presbiteri sperimentano qualche difficoltà nell’attuare le forme rituali previste, rischiando di scadere nel rubricismo (la ritualità fine a se stessa, ridotta ad esecuzione esatta, privata della valenza rituale, teologica e simbolica proprie della liturgia) o nella sciatteria (invenzioni arbitrarie e improvvisazione; nessuna cura per i segni, i gesti, la proclamazione) o nella creatività astrusa che inventa invece di seguire il solco della tradizione, improvvisa invece di preparare.
L'ateneo S. Anselmo ha sempre proposto corsi per aiutare laici e presbiteri a coniugare insieme la conoscenza teologica in ambito liturgico con una cura per l’arte del presiedere, animare e celebrare la liturgia, nella consapevolezza che la riforma si attua attraverso lo studio delle fonti e della teologia e mediante una cura della presidenza e dell’animazione liturgica, per garantire che tutti gli elementi rituali concorrano a esprimere il mistero che si celebra.
Al fine di proseguire questa tradizione anselmiana e rispondere alle attuali esigenze della Chiesa, l’ateneo completa la sua proposta formativa avviando un corso che aiuti a tradurre in prassi celebrativa le indicazioni teologiche e di esecuzione del rito che sono racchiuse nei libri liturgici. Infatti, se da un lato la semplice conoscenza della dimensione teologica non garantisce una presidenza celebrativa capace di esprimere il mistero che si celebra, dall’altra la mera esecuzione delle rubriche non assicura una fedeltà agli Ordines nel rispetto armonico di ciò che costituisce il rito.
Il corso rilegge i praenotanda dei singoli libri liturgici per ripercorrerne la teologia; offre suggerimenti per la preparazione ai sacramenti, la catechesi pre-sacramentale per accompagnare l’esperienza liturgica, aprire la strada alla mistagogia, confermare nella vita cristiana; esamina le indicazioni celebrative e rituali; propone soluzioni concrete sulla base delle forme racchiuse nell’Ordo; offre a diaconi e presbiteri le indicazioni per la presidenza della celebrazione mediante laboratori.